Da recuperare nel week end: Insatiable, la serie Netflix più contestata (e divertente) del quinquennio

Da recuperare nel week end: Insatiable, la serie Netflix più contestata (e divertente) del quinquennio

Da recuperare nel week end: Insatiable, la serie Netflix più contestata (e divertente) del quinquennio

Ci sono tante cose nuove da vedere, è vero, ma la serie che voglio consigliarvi di recuperare per il binge watching del weekend è uscita nel 2018 tra mille polemiche ed è stata cancellata dopo 2 stagioni (purtroppo). Eppure io me la sto riguardando con grandissimo divertimento, proprio per la sua impagabile scorrettezza: si intitola Insatiable, la trovate su Netflix, e prima ancora che debuttasse fu protagonista di una raccolta di firme per bloccarne la messa in onda (salvo che nessuno aveva ancora visto una sola puntata, ma soltanto il trailer). Il che la dice lunghissima sullo stato del senso dello humor di questi ultimi anni. 

 

Che cosa racconta:

Patty (Debby Ryan) è un’adolescente grassa che a scuola viene costantemente bullizzata ed emarginata, il cui soprannome è “fatty Patty” (tradotto in italiano come “Patty il maiale”). Arrabbiata e sempre sopra le righe, un giorno si azzuffa con un barbone che vuole portarle via del cioccolato, e si sloga la mascella. Costretta per mesi a una dieta liquida si ritrova improvvisamente magra e bellissima, e incontra Bob (Dallas Roberts), un avvocato la cui passione è lavorare da coach nei concorsi di bellezza per creare campionesse di fascino e stile, anche lui con un passato da ciccione bullizzato.  Bob la prende sotto la sua protezione col sogno di farne una reginetta di bellezza nazionale, tuttavia deve fare prima i conti con la collera della ragazza, intenzionata a vendicarsi di quelli che l’hanno umiliata e a prendersi finalmente tutto quello che vuole.

 

Perché guardarla:

Insatiable è una serie dotata di un’ironia molto sottile che gioca sull’ossessione per la magrezza e la bellezza della nostra società(soprattutto quella americana, che conta il 70% di obesi tra la popolazione), nella quale si attribuisce valore soltanto a chi è ammirato e popolare, in una parola (inglese) “cool”. Lo fa in modo fortemente satirico e dunque estremamente scorretto, sbeffeggiando senza pietà entrambe le parti: sia chi è “cool” sia chi non lo è.  Per cui la serie è piena di personaggi estremi e assolutamente divertentissimi: oltre a Bob e Patty, che condividono lo stesso desiderio di riscatto cercando disperatamente di entrare a far parte di una società che li ha sempre emarginati, ci sono la moglie di Bob, Coralee (Alyssa Milano) ex proletaria trash che grazie al marito si è ripulita e tenta con tutti i mezzi di essere parte dei circoli bene, l’amica del cuore di Patty, Nonnie (Kimmy Shields), bruttina con tendenze lesbiche chiare a tutti tranne che a lei, Regina e Dixie (Arden Myrin e Irene Choi) madre e figlia bellissime ma cattivissime,Angie (Sarah Colonna) la mamma single e disfunzionale di Patty gelosa della nuova bellezza della figlia, (Hot) Bob (ovvero “Bob il figo”, lui è Christopher Gorham) uomo ammirato da tutti, sempre a torso nudo, amico di vecchia data e storico competitor del protagonista Bob (ovvero “l’altro Bob”) e molti altri sullo stesso tono.

La serie, ripeto, si sviluppa inanellando una serie di situazioni al limite del paradossale, con un sarcasmo davvero pungente: una scena per tutte, quella in cui Patty, che deve gestire un momento difficile, si chiede che cosa farebbe il suo idolo, Drew Barrymore. E in quella seguente, la troviamo ubriaca.

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