Strappare lungo i bordi, la serie Netflix di Zerocalcare, NON avrà un seguito (ma la buona notizia è che nel 2023 ne arriva una nuova)
Il fumettista romano Zerocalcare (in realtà è nato ad Arezzo, vero nome Marco Rech, classe 1983) è uno di quei rari personaggi dell’entertainment nostrano che riesce a mettere d’accordo (quasi) tutti. Fatto sta che leggere le sue strisce (e citarle) fa trasversalmente chic da Sinistra a Destra e dalla Tiburtina ai Parioli (non sono sicura che lui ne sia del tutto contento, ma questa è un’altra storia).
Il consiglio di oggi è recuperare (se siete tra i pochi a non averla vista) la sua serie in animazione Strappare lungo i bordi, che esattamente un anno fa faceva il botto su Netflix. Perché lui stesso ha appena annunciato che ne arriverà un’altra nel 2023, della quale conosciamo solo il titolo, Questo mondo non mi renderà cattivo, («quando la gente ha finito di leggerlo s’è già rotta er cazzo») oltre al fatto che non sarà un sequel e che comunque ci sarà ancora Valerio Mastandrea.
Che cosa racconta: Strappare lungo i bordi è ambientata nell’universo narrativo di Zerocalcare, nel quale il protagonista Zero, sempre tormentato dalla sua coscienza a forma di Armadillo (a cui dà la voce, appunto, Valerio Mastandrea) e dalla petulante Madre (o Genitore 1) che ha le sembianze di una gallina, si confronta con l’amore della sua infanzia, Giulia, e gli amici Sarah e Secco in un flusso di pensiero continuo alternato a flashback. 6 puntate da 15 minuti che si guardano in un solo pomeriggio, con la voce dell’autore in persona a doppiare tutti i personaggi.
Perché guardarla: Strappare lungo i bordi è una storia, oserei dire, di formazione, nella quale l’autore riflette in un modo personalissimo sul senso della vita («la vita è come una sagoma da strappare lungo i bordi, ma a volte semplicemente sbagliamo qualcosa e da quel momento diventa sempre più difficile ottenere una forma decente») e sull’accettazione di sé stessi. Un racconto minimalista, privo di lieto fine, disilluso e nello stesso tempo umoristico, in cui ciascuno di noi può identificarsi.
Ah: la nuova serie Zerocalcare l’ha annunciata attraverso una striscia che potete trovare qui: