Qualcuno qui sul web, è per caso fan de I Soldi Spicci?

Qualcuno qui sul web, è per caso fan de I Soldi Spicci?

Qualcuno qui sul web, è per caso fan de I Soldi Spicci?

Intervista a Annandrea Vitrano

 

Questa intervista è uscita su Grazia la scorsa settimana – tutti voi leggete Grazia, vero? – in versione ridotta.

E siccome il nuovo film de I Soldi Spicci, Un mondo sotto social è ancora al cinema e Annandrea Vitrano è veramente molto simpatica, ve la ripropongo per il weekend nella sua versione completa. Nel caso voleste andare a farvi due risate in sala.

 

Ha un nome che non si dimentica Annandrea Vitrano («mamma voleva chiamarmi Andrea, nonna invece Anna, e papà che mi registrò all’anagrafe non voleva scontentare né sua moglie né sua madre»), metà femminile del duo comico I Soldi Spicci. Da poco più di una settimana è tornata al cinema insieme a Claudio Casisa nel nuovo, buffissimo, Un mondo sotto social, in cui interpreta una ragazza meccanico, ruvida e sempre in tuta, che diventa influencer suo malgrado.

 

Parliamo di un film che ironizza sul popolo dei social, realizzato da un duo diventato famoso grazie ai social.

(ride) «Siamo nati sul web, e proprio per questo volevamo mandare un messaggio: utilizzate i social in maniera consapevole, con spirito critico e senza perdere voi stessi».

Vi ha ispirato qualche influencer in particolare?

«Senza puntare il dito su nessuno, troviamo irresistibili le tipe super glamour sempre tiratissime, che sponsorizzano instancabilmente tutto: i vestiti, le scarpe, i prodotti per i capelli, le vacanze, l’aperitivo».

Il tuo personaggio invece, da “anti-influencer” punta alle proprie imperfezioni. Sulle quali tu come donna ti sei messa parecchio in gioco.

«Ho impiegato anni a farmi venire tutti quei rotolini di ciccia, perché non mostrarli? La cellulite è un orgoglio che appartiene a tutte noi ragazze: ho amiche “bonissime” che fanno le modelle, eppure ce l’hanno anche loro».

Chi viene a vedervi al cinema?

«Abbiamo un pubblico trasversale, con uno zoccolo duro di giovani tra i 24 e i 35 anni, ma anche tante famiglie»

Tu e Claudio vi siete occupati anche della regia.

«Un passo a cui siamo arrivati con consapevolezza. Noi abbiamo sempre idee opposte, praticamente è la nostra cifra stilistica, così ne abbiamo discusso e lo abbiamo preparato moltissimo. Volevamo fare un film totalmente nostro, una specie di figlio».

A te come è venuta l’idea di diventare attrice comica?

«Faccio teatro da quando ero bambina e mi divertivo con imitazioni varie, da Lisa Simpson a Giulio Andreotti, ma non pensavo potesse diventare una carriera. Poi sono capitata a un seminario sulla comicità e ho incontrato Claudio: è stato amore a prima vista, sentimentale e professionale.

Sul web in effetti in molti si chiedono se voi due state insieme.

«Certo che sì. Siamo fidanzatissimi da dieci anni e conviviamo, ma c’è stata un po’ di confusione perché in tv a Colorado interpretavamo due fratelli. Ma in realtà adoriamo Sandra e Raimondo, e ci sentiamo più o meno come loro».

Entrambi siete siciliani, ne avete fatto una poetica.

«La Sicilia è la nostra radice e una fonte di ispirazione inesauribile. Come diceva Tomasi di Lampedusa, lo scoglio a cui restare aggrappati».

 

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