Vi piace la fantascienza? Away, da recuperare su Netflix è una serie al femminile con Ilary Swank

Vi piace la fantascienza? Away, da recuperare su Netflix è una serie al femminile con Ilary Swank

Vi piace la fantascienza? Away, da recuperare su Netflix è una serie al femminile con Ilary Swank che si bilancia bene tra approfondimento psicologico e tensione thriller

 

Oggi vorrei consigliarvi una serie fantascientifica al femminile uscita su Netflix a fine 2020 che a me è piaciuta, con una avvertenza: è una sola stagione in 10 episodi che rimane sospesa e non si è più parlato del seguito. Tuttavia, credo che potrà essere interessante per il suo contenuto emotivo.

 

Che cosa racconta: Quanto è difficile per una donna misurarsi con un mestiere tradizionalmente maschile, soprattutto in un ruolo di comando. È questo il tema di base di Away, serie quasi tutta ambientata su una navicella spaziale in viaggio verso Marte. Emma Green, interpretata da Ilary Swank, è un’astronauta americana a capo della prima missione internazionale che porterà gli esseri umani sul Pianeta rosso. La sua squadra comprende quattro uomini e una donna di diverse nazionalità e competenze, dei quali dovrà amalgamare ideologie e opinioni. Tuttavia, Emma è anche madre di una adolescente, dalla quale dovrà restare separata per 3 anni, e con lei deve gestire il distacco. E in più è la moglie di un altro cosmonauta che ha superato professionalmente nella carriera (lui è Josh Charles, già protagonista del cult The good wife) col quale il confronto non è sempre facile. Se non bastassero i problemi tecnici e le incognite dello spazio profondo, in quanto donna ha bisogno di guadagnarsi il rispetto dei colleghi e dei superiori, e nello stesso tempo di rimanere il più possibile a contatto con la famiglia, specie quando al marito viene diagnosticato un grave problema di salute. Quale missione è la più complicata?

 

Perché guardarla: Creata da Andrew Hinderaker (l’ideatore di Penny Dreadful) Away è ispirata all’avventura dell’astronauta Scott Kelly, il primo a trascorrere un intero anno nello spazio. Ma è soprattutto una storia di resilienza e coraggio al femminile, nella quale l’approfondimento psicologico dei personaggi e le atmosfere rarefatte si mescolano a momenti di tensione pura che lasciano col fiato sospeso. Curiosamente, la vicenda molto simile di una astronauta donna in procinto di separarsi dalla propria bambina è stata raccontata anche nel film di Alice Winocour, Proxima, con protagonista Eva Green, uscito al cinema praticamente in contemporanea. E fa riflettere come per entrambe le protagoniste, donne impegnate in una professione molto complessa, la famiglia rappresenti sempre una risorsa a cui attingere, e non, come accade spesso agli uomini (in Away lo vedremo chiaramente) la zavorra di cui liberarsi.

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