Slow Horses è la serie da recuperare questo week end

Slow Horses è la serie da recuperare questo week end

Slow Horses: sta per tornare su Apple Tv+ la più divertente spy story dell’ultimo anno

 

Le prime due stagioni sono da recuperare al volo perché la terza arriva su Apple TV+ il 29 novembre: sto parlando di Slow Horses, una delle più belle spy story di produzione recente (la prima stagione ha debuttato praticamente un anno fa). Una produzione britannica tratta dal ciclo romanzesco dello scrittore inglese Mick Herron, inaugurato da Un covo di bastardi, a cui ha fatto seguito In bocca al lupo, da cui sono state tratte le sinossi delle due stagioni. La buona notizia è che i romanzi sono nove – l’ultimo è uscito nel 2022, in Italia li pubblica Feltrinelli – e che la quarta stagione della serie è già stata confermata.

 

Che cosa racconta Slow Horses è ambientata a Londra e segue le vicende di una particolare sezione del MI5 (Military Intelligence Sezione 5), l’agenzia per la sicurezza e il controspionaggio del Regno Unito, soprannominata “Il Pantano”. Il Pantano è l’unità nella quale vengono confinati gli agenti in disgrazia, detti appunto “slow horses” o “ronzini” ed è guidata da un veterano, l’agente Jackson Lamb – interpretato da uno strepitoso Gary Oldman (nella foto)spia leggendaria e di grande esperienza che per qualche motivo – e lo scopriremo nel corso della prima stagione – ora si trova ai margini dell’intelligence, mentre la sua vecchia amica Diana Taverner (Christin Scott Thomas) è al secondo posto in comando nella direzione dell’agenzia.

La serie apre quando al team dei reietti si aggiunge il giovane River Cartwright (Jack Lowden) nipote di un importante ex agente ormai in pensione (lo interpreta Jonathan Pryce) finito lì per aver clamorosamente sbagliato un’esercitazione in aeroporto. Tuttavia nel corso delle due stagioni ci renderemo conto che Cartwright e gli altri “ronzini” sotto la guida di Lamb, nonostante qualche comica defaillance, non sono poi così male: nella prima riescono a venire a capo di una vicenda molto complessa che riguarda il sequestro di un giovane musulmano in cui è coinvolta la stessa Taverner, nella seconda a sventare un complotto ordito da agenti dormienti russi.

La nuova stagione numero 3 è adattata da Le tigri sono in giro, il terzo romanzo di Herron, e comincia col rapimento di Catherine Standish (Saskia Reeves) una delle agenti più anziane del Pantano, legatissima a Lamb.

 

Perché guardarla: Nell’ampio panorama delle spy story che spazia da James Bond a Johnny English, Slow Horses è riuscita nel compito quasi impossibile di ritagliarsi uno spazio originale. Per le storie che racconta, ma soprattutto per la caratterizzazione dei personaggi, primo tra tutti il Jackson Lamb grandiosamente interpretato da Gary Oldman, praticamente un anti Bond, sporco, scorbutico e decisamente odioso, pur tuttavia dotato di uno humor irresistibile e di capacità che sfidano lo stesso 007. Il team dei suoi “ronzini” è disegnato con la stessa abilità (e un ottimo cast), Cartwright giovane e spesso comicamente sprovveduto, la Standish ex alcolista, l’insopportabile addetto informatico sociopatico che si diletta a fare l’hacker, e così via, con la vice direttrice interpretata dalla Scott Thomas come simbolo di cinismo e opportunismo politico.

Un gruppo di personaggi ai quali vi affezionerete e di cui non potrete più fare a meno.

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