A 25 anni dal Sexgate Disney+ rimanda in onda American Crime Story: Impeachment, la serie che racconta la scandalosa relazione tra Bill Clinton e Monica Lewinsky
In questi giorni si è tornato a parlare di Monica Lewinsky, che esattamente 25 anni fa fu protagonista dello scandalo politico sessuale più chiacchierato del mondo occidentale.
Il motivo, lo ricordiamo, fu la sua relazione con l’allora presidente degli Stati Uniti Bill Clinton (9 incontri in 18 mesi) intercorsa mentre lavorava come stagista alla Casa Bianca. Il presidente inizialmente aveva smentito pubblicamente il loro legame, e per questo subì un impeachment per spergiuro e ostruzione alla giustizia, dal quale però fu assolto.
Il Sexgate raccontato da un punto di vista femminile
Se la vicenda vi solletica, c’è una serie tv che la racconta: American Crime Story: Impeachment già andata in onda alla fine del 2021, ma potete recuperarla su Disney+ dove sarà disponibile dal 25 gennaio.
È la stessa Lewinsky ad aver coprodotto la serie insieme a Ryan Murphy, ne ha supervisionato la sceneggiatura e lavorato con l’attrice che ha il suo ruolo, Beanie Feldstein (nella foto), coadiuvata da uno psicoterapeuta.
Quando il Sexgate scoppiò, nel 1998, Lewinsky aveva solo 22 anni, ma divenne il bersaglio dei media internazionali resi micidiali dall’avvento globale di Internet. Per dirla con le sue stesse parole, fu «umiliata pubblicamente in tutto il mondo ed etichettata senza rimedio come sgualdrina, barbona, puttana, bambolina scema».
La versione di Monica
Nella serie, la donna prova a darci la sua versione dei fatti, centrandola sulle tre donne che ne furono il perno: oltre a lei stessa, l’amica Linda Tripp, oggi scomparsa (la interpreta Sarah Paulson), che la tradì registrando segretamente le sue confidenze per poi consegnarle agli inquirenti insieme al famoso vestito blu macchiato di liquido seminale, e la giornalista Paula Jones (Annaleigh Ashford) che aveva citato Clinton in giudizio per molestie sessuali. Accanto a loro, Clive Owen interpreta il presidente, ed Edie Falco sua moglie Hillary.
La sceneggiatrice Sarah Burgess ha spiegato di aver scelto una narrazione «cupa e a volte terrificante, come gli eventi che travolsero i protagonisti».
