Pronti per il binge watching del week end? Da recuperare su Netfix c’è Glow
Per il binge watching del fine settimana vi consiglio un’altra serie da recuperare su Netflix, stavolta tutta al femminile (sono in trasferta, è l’unica piattaforma che riesco a vedere) andata in onda per tre stagioni dal 2017 al 2019. Si intitola Glow, e molti sicuramente la ricorderanno anche perché racconta (ovviamente romanzandola) una storia vera. Quella delle Gorgeous Ladies of Wrestling – Glow, per l’appunto, che ne è l’acronimo ma significa anche “luccicore” – il più grande fenomeno del wrestling televisivo della metà degli anni Ottanta, in cui sul ring c’erano solo donne: attrici, modelle e ballerine cotonate e glitterate che si esibivano in uno show fatto di combattimenti, glamour e lustrini.
Che cosa racconta:
Siamo negli anni Ottanta, lo si capisce subito dalle pettinature gonfie e i body sgambati alla Jane Fonda, e Ruth (Alison Brie) è un’attrice disoccupata che finisce in uno show di wrestling piuttosto scalcagnato. Stanno per cacciarla via, quando la sua ex migliore amica Debbie (Betty Gilpin), a cui ha rubato il marito, la raggiunge sul ring per schiaffeggiarla. Ed è così che il regista ha una folgorazione: creare uno spettacolo di sole donne tutto botte e lustrini. La serie segue le wrestler per tre stagioni, la prima dedicata soprattutto alla formazione del gruppo e alla preparazione, la seconda che entra nel vivo degli spettacoli e la terza ai grandi show di Las Vegas.
Perché vederla:
La serie ha fatto discutere soprattutto per la sua capacità di raccontare le donne da un punto di vista non convenzionale, suggerendo che si può essere belle e sexy, e nello stesso tempo anche forti e potenti. La protagonista Alison Brie, che per ottenere il ruolo si era presentata ai provini struccata e in body, spiegava «Le ragazze di Glow? Erano incredibili, sexy e nello stesso tempo potenti. Io stessa per essere credibile ho dovuto sottopormi a un allenamento molto intenso, e ora sono capace di fare cose pazzesche, flessioni, pull- up, capriole. E ve lo dico: non mi sono mai sentita così figa». E Betty Gilpin: «In Glow abbiamo portato in scena con orgoglio ogni tipo di fisico femminile, a dispetto del dictat che ci vuole tutte magre».
Tra gli episodi della seconda stagione ce n’è anche uno dedicato al tema delle molestie sessuali in stile Weinstein: Ruth, invitata a cena dal capo della rete che trasmette lo show, si ritrova in camera sua e subisce delle avances. «L’abbiamo girato proprio mentre esplodeva il movimento #MeToo» sottolineava la Brie «Ed eravamo tutte consapevoli di stare denunciando qualcosa di importante».