Hunters 2: i cacciatori di nazisti superpop sono tornati su Prime Video

Hunters 2: i cacciatori di nazisti superpop sono tornati su Prime Video

Hunters 2: i cacciatori di nazisti superpop sono tornati su Prime Video

 

Se avete recuperato la prima serie (come vi ho consigliato) sapete che Hunters è da guardare per tre motivi: il “mood” anni Settanta super pop, la trama che mescola poliziottesco, storia e ucronia e il cast tra i cui protagonisti c’è l’ultraottantenne Al Pacino che nonostante nella prima stagione sia morto, torna anche nella seconda in una linea narrativa flashback.

Questa seconda serie è anche l’ultima, è appena sbarcata su Prime Video e non è affatto male: il nuovo target dei “cacciatori” è Adolf Hitler in persona.

 

Che cosa racconta: Come dicevo la narrazione segue due linee, una ambientata nel presente, l’altra nel passato.

Nella prima siamo nel 1979, due anni dopo i fatti narrati nella prima stagione: il falso ebreo Mayer (Al Pacino) è morto e la squadra degli Hunters, che avevamo lasciato in partenza per l’Europa, si è sciolta perché qualcosa è andato storto in Spagna.

Jonah (Logan Lerman) vive a Parigi dove si finge uno studente e continua la sua caccia ai nazisti in solitaria, la star del cinema Lonny Flash (Josh Radnor) è in odore di Oscar, Roxie (Tiffany Bone) vive da benestante e Mindy (Carol Kane) bada ai nipotini, mentre la ex ispettrice dell’FBI Millie Morris (Jerrika Hinton) ha passato quegli anni a cercare di inchiodare un prete collaborazionista senza risultati.

Intanto l’ex soldato Joe (Louis Ozawa Changchien) che è stato rapito dai nazisti, si trova in un posto segreto da qualche parte tra le montagne insieme a Hitler e al Colonnello. Quando Jonah viene a sapere che Hitler non si è mai suicidato ma è ancora vivo, rimetterà insieme gli Hunters al completo, ai quale si aggiungeranno alcuni (difficili) nuovi alleati.

Nel frattempo la narrazione torna indietro al 1975, e ci racconta una storia inedita di Mayer, il quale rischia di essere riconosciuto come nazista a causa di un ex commilitone.

 

Perché guardarla: L’ho già spiegato parlando della prima stagione, e per quanto la seconda sia leggermente sottotono, i motivi non cambiano. Hunters racconta una storia superpop, quasi da fumetto, con personaggi ben congegnati, una buona regia, un bel cast e una fantastica ambientazione anni Settanta.

E poi, chi di noi non vorrebbe dare la caccia a un nazista?

 

Tanto per fare un po’ di chiarezza, e nonostante Hunters ci proponga una narrazione completamente fiction, va detto che le basi da cui parte corrispondono a verità.

È infatti una verità storica assoldata il fatto che tra il 1945 e il 1959 il governo degli USA fece entrare nel Paese circa 1.600 scienziati, ingegneri e tecnici tedeschi, tra cui ex leader e membri del partito Nazista, con lo scopo di avvantaggiarsi nella Guerra Fredda contro l’Unione Sovietica e nella corsa alla conquista dello spazio.

Uno per tutti, l’ingegnere e maggiore delle SS Wernher von Braun, convinto nazista e considerato un criminale di guerra. E con lui, il team di 120 persone che lo aveva affiancato durante il regime di Hitler alla realizzazione dei missili V-2, i primi della storia, fabbricati da schiavi nei campi di concentramento.

 

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