14 serie cult del nuovo millennio che dovete assolutamente aver visto (e non ci sono scuse) PARTE PRIMA (sì, come Il Padrino)
In vista dei bilanci di fine anno, e considerato che abbiamo superato da un po’ (quasi indenni) i primi venti del nuovo millennio, ecco la mia lista delle top serie che dovete assolutamente aver visto (altrimenti vi bacchetto sulle dita).
E’ la serie (in sei stagioni) che ha rivoluzionato l’approccio femminile alla sessualità diventando un cult internazionale. In America è andata in onda dal 1998 al 2004, mentre in Italia è arrivata nel 2000 su La7, che allora si chiamava ancora Telemontecarlo. Dato il successo, sono arrivati anche due sequel per il cinema – uno nel 2008, grande successo di botteghino, e l’altro nel 2010 in cui insieme alle protagoniste apparivano Penelope Cruz, Miley Cyrus e Liza Minnelli – e un prequel, The Carrie Diaries (che però non ci ha entusiasmato per nulla). Oltre che naturalmente la settima stagione del 2021 (con le protagoniste diventate terribilmente “sciure”) sulla quale stendiamo un velo pietoso.
Che cosa racconta: Ispirata al romanzo chick lit di Candice Busnell (che in realtà è parecchio diverso) è la storia di quattro amiche newyorkesi, single e in carriera. Loro sono la scrittrice Carrie Bradshaw, l’avvocatessa Miranda Hobbes, la gallerista Charlotte York e la pr Samantha Jones, intrepretate rispettivamente dall’iconica Sarah Jessica Parker e da Cynthia Nixon, Kristin Davies e Kim Cattrall, ed è la stessa Carrie a raccontare in prima persona.
Perché (ri)guardarla: Nel bene e nel male la serie ha fotografato le trentenni occidentali di inizio millennio, travolte dalla spinta alla carriera e dall’ossessione consumistica del fashion (pensate alle Manolo Blanhik di Carrie), divise tra la voglia di famiglia e quella di divertirsi, incapaci di costruire relazioni stabili ma nello stesso tempo bisognose di un confronto con l’altro sesso. Tra le guest star Matthew McConaughey, Carrie Fisher, Heidi Klum, David Duchovny. Michail Baryšnikov e Bradley Cooper.
Mad Men – (la trovate nella Sky Box)
In onda in Usa dal 2007 al 2015 per sette stagioni (in Italia dal 2008) raccontava il mondo pubblicitario della New York degli anni Sessanta, sullo sfondo dei grandi cambiamenti politici e sociali del decennio. Straordinarie le ambientazioni d’epoca e il cast corale guidato dall’iconicissimo Jon Hamm.
Che cosa racconta: A New York un gruppo di spregiudicati pubblicitari della Sterling Cooper, prestigiosa agenzia di Madison Avenue, cerca di farsi strada in un mercato in espansione sotto la guida del talentuoso direttore creativo Don Draper (Hamm). Tra i personaggi che nel corso delle stagioni faranno parlare di sé, la giovane segretaria di Don, Peggy Olson (Elisabeth Moss) e il suo capo, la segretaria Joan Holloway (Christina Hendricks), la moglie Betty (January Jones), il proprietario dell’agenzia, Roger Sterling (John Slattery), e talmente tanti altri che è impossibile citarli tutti.
Perché (ri)guardarla: Mad Men è semplicemente un capolavoro: di scrittura, di scenografia, di casting. Una fotografia critica e lucidissima dei tempi in cui la classe dirigente americana poteva permettersi machismo, sessismo, molestie alle dipendenti e battute razziste, di ignorare il concetto di “sostenibilità” e di mostrare posaceneri stracolmi e bottiglie di whiskey sulle scrivanie. Gli ultimi bagliori di un sistema che stava per crollare, col ‘68 alle porte, il femminismo e le lotte per i diritti degli afroamericani. Il tutto sullo sfondo di una ambientazione talmente accurata e maniacale da dar vita a un fenomeno di costume, basti pensare alle collezioni ispirate alla serie messe in vendita dalla catena di abbigliamento Banana Republic.
Desperate Housewives
Otto stagioni in onda dal 2004 al 2012, ancora con protagoniste quattro amiche, anzi cinque in realtà, che partendo dal misterioso suicidio di una di loro (che sarà voce narrante dell’intera serie) costituiscono una critica ironica e graffiante allo stile di vita apparentemente idilliaco della borghesia americana. Diventata fenomeno culturale, vantava tra le fan la first lady Laura Bush e la second lady Lynne Cheney.
Che cosa racconta: A Westeria Lane, delizioso quartiere residenziale, le amiche e vicine di casa Bree (la perfettina), Lynette (la ex manager diventata madre di famiglia), Susan (divorziata e pasticciona) e Gabrielle (la più giovane e fashion) – interpretate rispettivamente da Marcia Cross, Felicity Hauffman, Tery Hatcher e Eva Longoria – sono sconvolte dalla morte inaspettata dell’amica Mary Alice. Barcamenandosi tra mariti, figli e l’arrivo del nuovo e affascinante vicino, l’idraulico Mike Delfino (James Denton) cercano di far luce sul mistero.
Perché (ri)guardarla: Oltre a demolire senza pietà l’immagine della famiglia benestante alla base del “sogno” americano, la cosa davvero straordinaria di Desperate Housewives è sua capacità di costruire dialoghi irresistibili per la spregiudicatezza e il sarcasmo. La serie è intelligentissima ma nello stesso tempo glamour, profonda senza rinunciare all’ironia, assolutamente sorprendente per le sue trovate narrative. In più, i guardaroba delle protagoniste hanno fatto scuola quasi quanto quelli di Sex and the city.