
Mina Settembre 2 sbarca su Raiuno il 2 ottobre, e la protagonista Serena Rossi dovrà scegliere tra Giorgio Pasotti e Giuseppe Zeno (io non avrei dubbi, voi?)
È una delle serie di punta della Rai, grazie anche alla protagonista, Serena Rossi, molto amata e seguita dai fan, ha un cast decisamente al femminile al quale quest’anno si aggiunge una napoletana doc come Marisa Laurito, e la seconda stagione è stata concepita (dicono) con una maggiore ricchezza produttiva.
Mina Settembre torna a raccontare le avventure della assistente sociale col cappottino rosso al lavoro in uno dei quartieri di Napoli più difficili, il rione Sanità, arriva su Raiuno il 2 ottobre in prima serata e la regia è di Tiziana Aristarco.
Che cosa succede nei nuovi episodi: Come in ogni feuilletton che si rispetti abbiamo lasciato Mina alle prese con la classica agnizione. Ha scoperto che la sua migliore amica Irene (Christiane Filangieri) è stata l’amante di suo padre (ooh!) e che il figlio di lei è suo fratello (oooh!). Non ha ancora capito se vuole rimanere col marito Claudio (Giorgio Pasotti) oppure trescare con Domenico (Giuseppe Zeno), poi la situazione si complica, in più sua zia Rosa (Laurito) le piomba in casa (uuuh!) mentre sua madre se ne va in crociera. Insomma, le tocca rivolgersi a una strizzacervelli, e intanto anche lavorare. La nuova stagione la vedrà occupata soprattutto con adolescenti difficili, intanto un incidente che coinvolge Claudio le darà subito del filo da torcere.
Dice lei: «Mina è una brava persona, rappresenta la Napoli accogliente e perbene che amo» racconta Serena Rossi. «Quando sono in giro per la città col cappottino rosso la gente mi riconosce e mi ferma, perché la serie lancia un messaggio di solidarietà e positività di cui abbiamo tutti molto bisogno».
Dice lui: «Mina Settembre racconta un tema attuale come la possibilità di una seconda chance in amore, che ci riguarda tutti. Oggi le coppie si lasciano per i motivi più banali» spiega Giorgio Pasotti. «Le riprese sono state complicate: a Napoli faceva freddo, e per dirlo io che vengo da Bergamo… Tuttavia girare con una regista donna mi ha aiutato a scoprire un lato femminile di me che non conoscevo».
Dice l’altro lui: «Al di la della soluzione del triangolo amoroso, la serie parla di sentimenti in un modo forte e vero, raccontando un’interazione tra persone che non hanno paura di aprirsi e far vedere quello che hanno dentro. Un bel messaggio» conclude Zeno.